Quel giorno incontrò un orsetto di nome Peppone: il suo senso più sviluppato era il tatto, era marrone come una castagna e aveva gli occhi azzurri come il cielo.
Quei due fecero ben presto amicizia; giocarono per tutto il giorno. Il giorno dopo videro in quel bosco un albero strano: aveva dei frutti marroni e appuntiti. L’orsetto provò a toccarli e si punse le mani, dopo aver toccato il riccio si aprì e uscì il frutto. Provarono ad aprirlo e lo assaggiarono: aveva un sapore dolce e farinoso. Il giorno successivo, quando sì incontrarono di nuovo nel bosco, si accorsero che l’albero non faceva più gli stessi frutti, ma dei frutti grandi come mele e di colore arancione; avevano una consistenza un po’ molliccia. Li assaggiarono e scoprirono che avevano un sapore così dolce che sembravano caramelle.
Passo un altro giorno e scoprirono un nuovo frutto: aveva la buccia rossa e gialla e all’interno era pieno di chicchi succosi e aspri. I due amici pensavano di essere davanti ad un albero magico capace di produrre frutti diversi: Guardando bene si accorsero che avevano trovato i frutti di tre diversi alberi che trovavano vicini fra loro, però per loro il bosco era comunque un luogo magico, che offriva ogni giorno nuove sorprese da scoprire
Fine
Diego Quarantani classe III